venerdì 15 giugno 2012

Quella volta in sauna (Storia vera)

Arrivato alla soglia dei 28 anni, decisi che era ora di dare una sterzata alla mia forma fisica che stava deviando sempre più verso il "tondo". Guardandomi allo specchio vedevo preoccupato gli accumuli di grasso sui fianchi e sull'addome. Andai così ad iscrivermi ad una palestra con l'intenzione di perdere un pò di peso e magari definire meglio il mio fisico. Scelsi una palestra vicino casa, poichè mi era comodo e potevo andarci anche a piedi. L'istruttore che mi fece fare il giro, quando andai a chiedere informazioni, era un tipo simpatico, sulla sessantina; un pensionato appassionato di cultura fisica che stava lì a dare una mano nel tempo libero. Mi fece vedere tutti i locali e le attrezzature, mi spiegò un pò di cose e poi mi disse di andare a dare un'occhiata, se volevo, agli spogliatoi. Era mattina e lo spogliatoio era praticamente deserto. Entrai e constatai che la pulizia era abbastanza buona, c'erano molti armadietti ed, in un locale separato, 7 docce aperte, i bagni ed una piccola sauna. Quest'ultima colpì in modo particolare la mia attenzione, poichè non avevo mai fatto una sauna prima di allora. Il giorno dopo andai ad acquistare l'occorrente (pantaloncini, magliette, scarpe, ecc.) e mi presentai per la lezione di prova che feci proprio con l'istruttore che avevo già conosciuto. Al termine della lezione, mi recai negli spogliatoi e mi guardai intorno per adeguarmi da subito agli usi degli altri utenti della palestra. C'erano due ragazzi, poco più giovani di me, che avevano appena finito l'allenamento. Parlando tra loro, nel frattempo si tolsero velocemente l'abbigliamento di dosso rimanendo entrambi nudi. Presero gli accappatoi, il doccia schiuma ed un asciugamano ciascuno e si avviarono a passo veloce verso le docce. Dunque, compreso che lì, diversamente da altri posti del genere che avevo frequentato in gioventù, il senso del pudore era abbastanza attenuato, mi disfeci a mia volta rapidamente dei miei indumenti sudati e mi avviai con sicurezza verso le docce. I 2 amici avevano occupato due docce l'uno di fronte all'altro. Entrambi erano in possesso di un fisico abbastanza definito, quasi scolpito, e uno dei due esibiva senza imbarazzo una verga a riposo di notevoli dimensioni. L'altro, invece, aveva un attributo abbastanza normale, quasi piccolo. Ma non pareva per niente in imbarazzo nel mostrare la sua pochezza (anche solo a confronto con "l'abbondanza" del suo amico...). Mi disposi in una delle docce di fronte al "superdotato" e iniziai a lavarmi. Appena aprii l'acqua, vidi i due uscire dalle docce e dirigersi a passo sicuro verso la sauna con un asciugamano in mano. Mi diedi una veloce sciacquata e decisi di provare a mia volta la sauna, anche speranzoso che potesse avere qualche effetto sul mio peso. Entrai e appoggiai il mio piccolo asciugamano sulla panca più vicina alla porta e mi ci sedetti sopra. I due, evidentemente abituali frequentatori della sauna, avevano disposto i loro asciugamani sulle panche superiori del locale e vi ci si erano distesi sopra per il lungo. Rimasi molto colpito da quei corpi rilassati ed abbandonati dopo lo sforzo fisico. Non potei fare a meno di notarne la bellezza. Quanto a me, mi sentivo sempre più rilassato nella mia nuova dimensione di "sportivo" e mi piaceva in modo particolare quel senso di intima condivisione che la nudità ci rendeva. Dopo pochi attimi, la sauna iniziò a riempirsi sempre più; eravamo in orario di punta e mi pareva fossero davvero pochi gli utenti che non si facessero un giro in sauna dopo l'allenamento. Ad un certo punto eravamo in 8. I 2 amici, nel frattempo, si erano messi a sedere per non occupare troppo spazio, proprio mentre nella sauna entrava uno degli istruttori che avevo visto fare poco prima la lezione di g.a.g.; rimasi colpito anche da questa consuetudine degli istruttori di usare lo spogliatoio pubblico (in seguito appurai che gli istruttori avevano un loro spogliatoio, ma sprovvisto di sauna, per cui usavano quasi sempre quello pubblico) e non potei fare a meno di notare la perfezione del fisico dell'istruttore; non aveva un filo di grasso ed era completamente definito; anche il pube era perfettamente teso ed il suo pene, a riposo, svettava placido con un angolo a 45° verso il basso rispetto al corpo; in pratica, un barzotto naturale. In tutta quella confusione di corpi nudi e rilassati, ad un certo punto, sentii il dito della mano destra del vicino seduto alla mia sinistra farsi strada sulla mai mano che avevo appoggiato alla panca. Mi dissi che forse occupavo troppo spazio e mi ritrassi leggermente con tutto il corpo verso la parete della sauna, ma il mio vicino, con grande naturalezza si avvicinò a sua volta, stringendomi ulteriormente verso la parete. Ora la mia gamba sinistra e la sua gamba destra si toccavano. Mi guardai intorno. Vidi che anche altri tra i presenti erano così vicini da toccarsi varie parti del corpo e volli convincermi che tutto sommato si trattava di sano cameratismo dovuto alla circostanza, quando ad un tratto quel dito iniziò ad insinuarsi sempre più sulla mia mano con un gesto simile ad una carezza. Guardai allora il mio vicino negli occhi e lui mi sorrise con semplicità. Decisi che era il momento di uscire e mi alzai facendomi largo tra quelli che erano davanti alla porta ed usciì dalla sauna, tornando sotto le docce. A ruota mi seguì anche il mio vicino (quello del "dito") che andò a sistemarsi nella doccia di fronte e per tutto il tempo che fummo sotto il getto d'acqua mi guardò sorridente. Finita la doccia, mi misi l'accappatoio e mi avviai verso l'armadietto. Dopo un pò giunse anche il tipo che, combinazione, aveva l'armadietto poco distante. Mentre ci rivestivamo guardandoci di sottecchi, egli prese l'iniziativa e si presentò. Iniziammo a conversare di cose scontate (da quanto tempo frequenti, ecc.) e finimmo per uscire insieme salutandoci con una stretta di mano. Tornato a casa, ripensando al tutto mi resi conto che qualcosa di strano era successo. Non ero in effetti abituato a certi slanci di amicizia virile come quello di toccarsi senza imbarazzi in una sauna mentre si era completamente nudi e ne rimasi turbato. Avevo una strana sensazione ma non mi riusciva di mettere a fuoco l'insieme. Dopo qualche giorno ci riusciì...ma questa è un'altra storia...    

Ciao a tutti !

Lo spogliatoio maschile. Il regno della virilità. E' lì che ho iniziato a muovere i miei primi passi da curioso bisex. E' lì che, tra le docce e il locale armadietti di una palestra, ho cominciato a vedere gli uomini sotto una luce diversa. Da allora, tutto è cambiato. Vivo felicemente la mia bisessualità e, attraverso questo blog, voglio raccontarvi un pò della mia storia e quello che mi accade quando mi tuffo nell'esplorazione del mondo bisex. E' un viaggio interessante ed istruttivo. Accanto alle mie esperienze reali, mi dedicherò anche allo sfogo delle mie fantasie non ancora realizzate. Buona lettura a tutti.